Parrocchia angelodiverola San Lorenzo Martire in Verolanuova

Beata Paola Gambara - Venerata il 23 gennaio


beatapaola

Per la Celebrazione della Memoria Liturgica

23 Gennaio


Nota:
La memora della Beata Paola è stata spostata dal 24 al 23 gennaio
per la prevalenza della memoria di San Francesco di Sales


A destra:
Una incisione raffigurante la Beata Paola

BEATA PAOLA GAMBARA COSTA, LAICA, 23 gennaio - memoria facoltativa

Nacque a Verolanuova nel 1463. Di nobile famiglia e spo­sata a Pralboino ancor giovane a un nobile di non esemplare vita, ella stessa per qualche tempo venne a indulgere a un vi­vere mondano. Convertitasi, dovette sopportare con eroica pa­zienza la vita dissoluta del marito. Rimasta vedova, si ritirò dagli affari del mondo, raccolta in preghiera e penitenza, e dedita all’assistenza amorosa dei poveri e abbandonati. Morì a Bene Vagienna (Cuneo) il 24 gennaio 1515.

Il suo culto fu approvato il 14 agosto 1845.

Dal Comune delle Sante con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture

Prima Lettura

Dal libro dei Proverbi 31, 10-31

Elogio della donna che teme il Signore

Una donna perfetta chi potrà trovarla? Ben superiore alle perle è il suo valore. In lei confida il cuore del marito e non verrà a mancargli il profitto. Essa gli dà felicità e non dispiacere per tutti i giorni della sua vita. Si procura lana e lino e li lavora volentieri con le mani. Ella è simile alle navi di un mercante, fa venire da lontano le provviste. Si alza quando ancora è notte e prepara il cibo alla sua famiglia e dà ordini alle sue domestiche. Pensa ad un campo e lo compra e con il frutto delle sue mani pianta una vigna. Si cinge con energia i fianchi e spiega la forza delle sue braccia.

E’ soddisfatta, perché il suo traffico va bene, neppure di notte si spegne la sua lucerna. Stende la sua mano alla conocchia e gira il fuso con le dita. Apre le sue mani al misero, stende la mano al povero. Non teme la neve per la sua famiglia, perché tutti i suoi di casa hanno doppia veste. Si fa delle coperte, di lino e di porpora sono le sue vesti. Suo marito è stimato alle porte della città dove siede con gli anziani del paese.

Confeziona tele di lino e le vende e fornisce cinture al mercante. Forza e decoro sono il suo vestito e se la ride dell’avvenire. Apre la bocca con saggezza e sulla sua lingua c’è dottrina di bontà. Sorveglia l’andamento della casa; il pane che mangia non è frutto di pigrizia. I suoi figli sorgono a proclamarla beata e suo marito a farne l’elogio:
«Molte figlie hanno compiuto cose eccellenti, ma tu le hai superate tutte!».

Fallace è la grazia e vana è la bellezza, ma la donna che teme Dio è da lodare. Datele del frutto delle sue mani e le sue stesse opere la lodino alle porte della città.

Responsorio

Cfr. Pro 31, 17.18; Cfr. Sal 45, 6

R. Questa è la donna perfetta, rivestita della forza di Dio; * nella notte non si spegne la sua lucerna (T. P. alleluia).

V. Dio la sostiene con la luce del suo volto: non potrà vacillare,

R. nella notte non si spegne la sua lucerna (T. P. alleluia).

Oppure in sostituzione della precedente:

Dalla prima lettera di san Pietro, apostolo  3, 1-6. 8-17

Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori

Ugualmente voi, mogli, state sottomesse ai vo­stri mariti perché, anche se alcuni si rifiutano di credere alla parola, vengano conquistati dalla con­dotta delle mogli, senza bisogno di parole, conside­rando la vostra condotta casta e rispettosa. Il vostro ornamento non sia quello esteriore — ca­pelli intrecciati, collane d’oro, sfoggio di vestiti —; cercate piuttosto di adornare l’interno del vostro cuore con un’anima incorruttibile piena di mitezza e di pace: ecco ciò che è prezioso davanti a Dio. Così una volta si ornavano le sante donne che speravano in Dio; esse stavano sottomesse ai loro mariti, come Sara che obbediva ad Abramo, chiamandolo signore. Di essa siete diventate figlie, se operate il bene e non vi lasciate sgomentare da alcuna minaccia.

Siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, mise­ricordiosi, umili; non rendete male per male, né ingiuria per ingiuria, ma, al contrario, rispondete benedicendo; poiché a questo siete stati chiamati per avere in eredità la benedizione.

Infatti: Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici, trattenga la sua lingua dal male e le sue labbra da parole d’inganno eviti il male e faccia il bene, cerchi la pace e la segua, perché gli occhi del Signore sono sopra i giusti e le sue orecchie sono attente alle loro preghiere; ma il volto del Signore è contro coloro che fanno il male (Sal 33, 13-17).

E chi vi potrà fare del male, se sarete ferventi nel bene? E se anche doveste soffrire per la giusti­zia, beati voi! Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate (Mt 5, 10), ma adorate il Signore (Is 8, 12, 13), Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. E meglio infatti, se così vuole Dio, soffrire operando il bene che facendo il male.

Responsorio
Fil 2, 2. 3. 4; 1 Ts 5, 14-15

R. Abbiate in voi la carità di Cristo, con umiltà con­siderate gli altri superiori a voi stessi, *  non cer­cate il vostro interesse, ma quello dei fratelli (T. P. alleluia).

V. Sostenete i deboli, siate pazienti con tutti, cercate sempre il bene tra voi e con gli altri;

R. non cercate il vostro interesse, ma quello dei fratelli (T. P. alleluia).

Seconda Lettura

Dalla lettera del Padre Baldassare, francescano, al Padre Andrea da Quinzano per dargli relazione della preziosa morte della sua penitente, la Beata Paola Gambara (3 febbraio 1515)

(Da «Dieci lettere inedite dell’archivio Gambara di Verolanuova»)

Purgata come l’oro nella fornace del divino amore

Nell’esprimere a vostra Reverenza il gusto che ho sentito per la dolce conversazione e spirituale Compa­gnia con la molto illustre Signora Paola fu Contessa di Bene, mi commuovo fino alle lacrime. L’ammirazione che io provo della sua perfezione m’è Cagione di gran rossore.

Certamente, pur vivendo io con tanta austerità nei chiostri e mi sforzi di praticare molte astinenze, mace­rando continuamente il mio corpo, diffiderei di poter acquistare una minima parte della sua perfezione.

Stupisco grandemente che a una donna, nata, nutri­ta e allevata fra le delicatezze del mondo, si sia accom­pagnata tanta perfezione.

Sono poco meno di due anni che ho avuto occasio­ne di trattar con lei spiritualmente e di ascoltarne le confessioni per ordine dei miei superiori e non ho mai trovato una coscienza così pura e più angelica di quella di Paola.

Ella nella conformazione della sua volontà con quel­la di Dio non aveva pari; l’umiltà, la modestia pareva che fossero a lei connaturali.

Finalmente, dopo avere patito molte tribolazioni e infermità, purgata come l’oro nella fornace del divino amore, è stata chiamata da Dio a godere il premio del­le sue fatiche, e se n’è andata in cielo (piamente, credo), il 24 dello scorso mese di gennaio. Ha fatto l’ultima con­fessione generale da me e non ho ritrovato in essa ma­teria, per così dire, d’assoluzione.

Vostra Reverenza si rallegri, dunque, e dia gloria a Dio, che gli ha fatto la grazia d’essere stato maestro di una signora che da tutti viene ammirata come il mag­gior portento e miracolo dei nostri tempi.

A me spiace nel profondo dell’anima che il mondo, e noi in particolare, abbiamo perduto un bene così gran­de. Godo però anche molto perché credo fermamente che sia già in Paradiso, dove pregherà per noi.

Responsorio
Sir 26, 13.15-16

R. La grazia di una donna allieta il marito. * Grazia su grazia è una donna santa.

V. Il sole risplende sulle montagne del Signore, la bel­lezza di una donna virtuosa illumina la casa. Grazia su grazia è una donna santa.

Orazione
O Dio, che hai guidato la Beata Paola sulla via della santità per mezzo dell’imitazione di Cristo Crocifisso, donaci, per la sua intercessione e con il suo esempio, di vivere serenamente le tribolazioni di ogni giorno e, nel­l’ora della nostra morte, di essere consolati dalla spe­ranza, che viene dalla croce. Per il nostro Signore.


LuceSaleLievito

Home Beata Paola

Mappa del Sito