La parrocchia di San
Lorenzo in Verolanuova |
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Ricordare il cinquantesimo della propria ordinazione giova al sacerdote in quanto egli rinnova il suo inno di lode e di ringraziamento al Signore, Autore del Sacerdozio ministeriale, e ripercorre con la memoria della mente e del cuore la sua vita sacerdotale, vede lo scorrere degli anni, diversi come sono diversi i tempi della vita, ma tutti accomunati dalla stessa volontà di essere testimone di Cristo, suo sacerdote, fedele alla vocazione ricevuta. La memoria coinvolge tutto lessere umano, vengono alla mente volti di persone incontrate, situazioni vissute, lalternanza della gioia e della tristezza, tanti sentimenti, e si riscopre il tanto bene profuso quali strumenti del Signore, avendo la consapevolezza che il bene autentico sovente rimane nascosto, sconosciuto ai più, a volte non riconosciuto nemmeno da chi lha ricevuto. Ringraziando il Signore per il passato, il sacerdote guarda al futuro con la certezza, anzi con un rinnovato entusiasmo, di continuare a servire il Signore e la Chiesa con stile autenticamente sacerdotale, stile che connota tutta la vita del sacerdote, a prescindere dal suo concreto ministero. Il cinquantesimo è occasione anche per la comunità parrocchiale di comprendere il dono del sacerdozio e il dono di un pastore che pasce il gregge di Dio in suo nome. Monsignore ha servito e amato la sua parrocchia con cuore di vero padre, capace di sincero affetto, di umanissima amabilità, ma anche di severa attenzione ed esigenza. Ora la parrocchia ringrazia il suo parroco e, in lui, ringrazia il Signore. Guarda al passato per riconoscere i tanti motivi di gratitudine a don Luigi e guarda al futuro per assicurargli vicinanza spirituale, comunione di ricordo e di preghiera e quellaffetto che nemmeno la distanza o lassenza fisica possono diminuire. Voglio manifestare pubblicamente il mio personale e vivo ringraziamento
a monsignor Luigi Corrini e invoco su di lui una speciale benedizione del
Signore.
Brescia, 4 maggio
2003 |