La parrocchia di San
Lorenzo in Verolanuova |
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28 anni fa |
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In un numero unico veniva comunicata ai Verolesi la nomina del nuovo
prevosto. Verolanuova ha il suo nuovo Parroco Carissimi fedeli, oggi, terminato il mese in cui vigeva il segreto di legge, possiamo comunicarvi che abbiamo il nuovo prevosto. Si chiama Don LUIGI CORRINI. Nato a Seniga nel 1927, dopo aver collaborato a Bassano Bresciano con il nostro concittadino Don Luigi Quinzanini, svolge ora il suo ministero sacerdotale a Leno come vicario cooperatore. Il Vescovo lo ha scelto per bontà danimo, per generosità dimpegno e per riuscita esperienza pastorale. Noi prepariamoci ad accoglierlo con simpatia e disponibilità. Insieme con lui saremo chiamati a fare comunità di fede e di carità in nome di Cristo. Don Angelo - Don Dino - Don Luigi
Alle pagine 4 - 5 veniva, poi, pubblicata una lunga lettera " Ai Parrocchiani di Verolanuova" "...So che è da voi molto atteso e certamente lo accoglierete con grande cordialità e spirito di fede. So pure che lui viene volentieri e con la volontà di dedicarsi totalmente a voi, parrocchiani ed al vostro bene.... Il periodo nel quale viviamo non è certo favorevole ed anche le nostre buone comunità parrocchiali non mancano di risentire le conseguenze della generale crisi anche religiosa. È il momento in cui ci dobbiamo confrontare con gli indirizzi del Concilio e verificare fino a che punto lo abbiamo realizzato o siamo in via di realizzazione. I problemi sono molti e complessi ed esigono per la loro soluzione limpegno concreto di tutte le forze: sacerdoti, religiose e laici. Il mio augurio ed i miei voti in questa circostanza si compendiano proprio in questo: che vi sia in tutti ed in ciascuno la volontà di collaborare...." Poi le "Prime parole del nuovo Prevosto ai suoi Verolesi" "... Vengo a voi volentieri, ma con molta trepidazione. Vi confesso che non ho mai avuto coscienza dei miei limiti come in questi giorni nei quali confronto le mie forze con lufficio al quale mi ha chiamato limmeritata fiducia del Vescovo. Sento quanto stupenda sia la missione che mi attende ed avverto il timore di non saper vivere il mio servizio pastorale secondo i desideri del Signore e le vostre attese... Vengo a voi umanamente sprovveduto, ma con una immensa fiducia nel Signore. Verolanuova è una cittadina carica di storia gloriosa e pulsante di vita per i tanti fermenti che la animano... Esprimo riconoscenza al Signore che si è manifestato nei grandi spiriti che hanno onorato Verolanuova nella storia recente. Non posso esimermi dal ricordare alcuni nomi:.." ...e ricordava i nomi di: don Arcangelo Tadini, Mons. Giacinto Gaggia, don Primo Mazzolari, i parroci don Francesco Manfredi, Mons. Nicostrato Mazzardi, Mons. Pietro Faita, il compianto don Marco Amighetti e concludeva ricordando le parole del Concilio: "...A tutti ricordo le parole del Concilio: "Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini doggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore" (Gaudium et Spes)..." - In un articolo, a cura di Giancarlo Spalenza, Verolanuova veniva presentata e salutava "il suo Prevosto"; - S. S. Paolo VI faceva pervenire al nuovo parroco la sua benedizione col seguente telegramma: "Sommo Pontefice - Rivolge a don Luigi Corrini - Occasione ingresso Parrocchia Verolanuova - Paterni voti - Zelante et fruttuoso ministero pastorale - mentre ben volentieri imparte - al novello parroco e fedeli tutti - implorata propiziatrice benedizione apostolica - in auspicio abbondanti favori celesti. Cardinale Villot" Ancora: ai Verolesi, nella festosa circostanza, si erano uniti con cordiali affettuosi voti augurali: da Leno, Mons. Battista Galli e, da Bassano Bresciano, Mario Migliorati che ricordava lattività svolta in quel "paesino di 1500 abitanti" da don Luigi, sua prima destinazione quale vicario cooperatore (1953 - 1961). Giuseppe Gadaldi lo ricordava sacerdote a Leno (1961-1975); G. F. De Giuli, Arturo e Lina Bonazza, Francesco Bravo ricordavano il suo impegno e le sue attività svolte nella scuola, nelle associazioni e nelle Acli. Un particolare "Fraterno saluto" gli veniva rivolto da don Giacomo Capuzzi, Abate di Leno (ora vescovo di Lodi)
Lultima parte del numero unico veniva dedicato alla Parrocchia invitando i fedeli a considerarne la validità alla luce dei seguenti interrogativi: Alla "Parrocchia come comunità di persone, di fede, liturgica, di amore, di apostolato" e alla "missione evangelizzatrice della Chiesa" veniva dedicato un ampio servizio a cura di Rino Bonera. Per la Storia riproponiamo il Programma, allora definito, in preparazione allingresso del nuovo parroco.
Dopo la celebrazione Eucaristica i rappresentanti delle famiglie Verolesi possono incontrarsi con il Prevosto Don Luigi Corrini ad un rinfresco che avrà luogo nella veranda dellOratorio...". |