Parrocchia angelodiverolaSan Lorenzo Martire in Verolanuova

Arcangelo Tadini


Canonizzato il 26 Aprile 2009 da Benedetto XVI
Proclamato Beato il 3 ottobre 1999 da Giovanni Paolo II




Lettera alla Diocesi
del Vescovo di Brescia

Mons. Luciano Monari 

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L’ufficializzazione della creazione di due nuovi santi, uno, Arcangelo Tadini strettamente legato alla terra bresciana e l’altra, Gertrude Comensoli, biennese che ha intrecciato la sua vita con quella della Chiesa bergamasca, è stata sottolineata dal vescovo Luciano Monari con una lettera indirizzata a tutto il Bresciano

Cari fratelli e sorelle della diocesi di Brescia, facendo eco a quanto annunciato dal Santo Padre nel Concistoro del 21 febbraio scorso, condivido con voi la gioia della canonizzazione del beato Arcangelo Tadini, che avverrà il giorno 26 aprile 2009 presso la Basilica di S. Pietro in Roma.

 

L’evento straordinario coinvolge non solo la comunità di origine del Santo, le parrocchie dove ha prestato il suo generoso servizio come sacerdote e la Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, da lui fondata, ma l’intera Chiesa diocesana, che riconosce in un suo figlio, elevato all’onore degli altari e proposto alla devozione della Chiesa universale, un dono grande del Signore e un esempio insigne da seguire nella quotidianità della vita.

 

Nella dedizione totale del beato Arcangelo al bene delle anime, nel suo coraggio, dimostrato a più riprese in un contesto segnato da profondi cambiamenti sociali, nel suo spirito di iniziativa, nell’impegno profuso nell’annuncio della Parola trovano concretezza le sue stesse parole, che rivelano un amore profondo e indissociabile per Dio e per l’uomo: “Amanti appassionati di Dio diventano necessariamente amanti appassionati dell’umanità. Abbiamo vera compassione dell’umanità e ameremo Gesù; amiamo Gesù e noi saremo fornaci d’amore per l’umanità” (dall’omelia ‘Pertransiit benefacendo’).

 

Siamo invitati a guardare a un Santo bresciano, ad un sacerdote, parroco, che ha saputo prima vivere in sé e poi proporre l’anelito alla santità, cui tutti sono chiamati. Il beato Arcangelo stesso scriveva: “Ecco quello che basta per essere santi: amare il Signore. La santità necessaria per arrivare al cielo non ha nulla che non possa accomodarsi al vostro stato, alla vostra condizione, qualunque essa fosse [...] amate Dio e fate quel che volete” (Dall’omelia ‘Santità’).

Insieme alla diocesi di bergamo ricordiamo anche la beata Geltrude Caterina Comensoli, le cui origini bresciane fanno pensare alla ricchezza di fede delle nostre comunità del passato e soprattutto all’amore per l’Eucaristia, che deve continuare ad animare il cammino della Chiesa di oggi.

Invito tutti a riflettere e a prepararsi a questo evento ecclesiale con la preghiera.

I nostri beati intercedano per noi la benedizione del Signore.

+ Luciano Monari – Vescovo di Brescia