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Verolanuova - Doku - Brescia

Relazione tecnica sul restauro del Coro e dei Coretti della Basilica

di Vincenzo Canuti - Restauratore in Cremona  

da "L'Angelo di Verola"
anno XXVIII - n° 2 - Febbraio 2003

Breve relazione sui lavori di restauro eseguiti sul coro, sui coretti e sulle porte di ingresso al coro della Chiesa di San Lorenzo di Verolanuova (BS).

Dopo aver eseguito le necessarie riprese fotografiche utili a documentare lo stato di conservazione in cui si trovavano gli arredi abbiamo proceduto allo smontaggio degli stessi. Con la Dott.ssa Renata Casarin, funzionario della Sovrintendenza incaricata della direzione dei lavori, avevamo rilevato che lo smontaggio si rendeva necessario a causa delle cattive condizioni strutturali in cui versava, soprattutto il coro dove erano evidenti i cedimenti nelle pedane e in altre parti e che soltanto la totale rimozione degli elementi strutturali poteva consentire il restauro. Abbiamo così, in data 24 maggio 2001, iniziato le varie operazioni di scomposizione degli arredi.

Contemporaneamente allo smontaggio abbiamo eseguito una prima disinfestazione antitarlo con impregnanti liquidi stesi a pennello (xilamon lb hardend) di cui abbiamo aumentato l'efficacia grazie alla successiva chiusura in imballi di cellophane protetti a bolle d'aria (pluriball) che hanno salvaguardato i vari elementi lignei smontati durante le fasi di trasporto dalla Basilica in laboratorio. Durante le fasi di smontaggio abbiamo catalogato i diversi elementi secondo un sistema informatizzato di schede che per ognuno degli elementi definisce sigle, numerazione, posizione, stato di conservazione, materiale, decorazioni, interventi precedenti e cause del degrado, sempre su queste schede abbiamo poi aggiunto l'elenco delle varie operazioni eseguite. Una volta in laboratorio i vari elementi lignei sono stati sottoposti ad una ulteriore disinfestazione antitarlo e ad un profondo consolidamento con paraloid b. 72 disciolto in diluente nitro, steso a pennello.

Abbiamo quindi dato corso alla revisione di ogni blocco costruttivo partendo come è ovvio dalla struttura portante. Gli elementi che non consentivano più una efficace tenuta e robustezza sono stati sostituiti o integrati con materiale essenze e dimensioni uguali agli originali. Le parti decorative hanno poi seguito un iter più o meno uguale. Infatti per ogni blocco abbiamo operato la pulitura con solventi neutri, la integrazione di parti mancanti con materiale compatibile, la stuccatura con cere pigmentate. Ogni blocco di elementi simili poneva problematiche diverse in quanto la posizione, l'uso e l'usura, l'esposizione, erano diverse, per questo gli elementi strutturali, come i fianchi, presentavano molte lacune a causa di urti o usura da sforzo.

Così i sedili, soprattutto nella parte frontale erano molto rovinati e già in parte sostituiti, gli inginocchiatoi a causa dell'usura e dello sfregamento delle calzature risultavano modellati diversamente dal disegno originale; i capitelli avevano perso parecchi riccioli a causa della fragilità intrinseca dovuta alla particolare lavorazione traforata. Così ogni problema è stato ragionato, affrontato e risolto sempre in perfetta condivisione con la Direzione dei lavori, che in maniera e in tempi sempre puntuali ci ha permesso di proseguire negli interventi con tranquillità e sicurezza. Per esempio: i numerosi riccioli dei capitelli, così fini e delicati, e così numerosi nelle mancanze, al fine di evitare e manomettere in modo falsificante queste delicate decorazioni, si è deciso di integrarli con una resina colabile dopo averne eseguito uno stampo negativo con resina siliconica speciale.

Lo stesso metodo ci ha guidato nella ricomposizione del braccio e della mano della cariatide sinistra dello stallo principale del secondo ordine. Infatti come si evince dalla documentazione fotografica eseguita nel coso del restauro, questa figura presentava l'amputazione di tutto il braccio destro. Fortunatamente durante lo smontaggio abbiamo ritrovato l'arto, mancante però della relativa mano. Una volta riposizionato il braccio si poneva il problema di ricostruire o meno la mano mancante. Si è infine deciso di ricostruire la mano con araldite di resina eopossidica molto compatta e leggera, ben scolpibile, di granulosità e tessiture simile al legno, ma anche assai ben riconoscibile.

Terminate anche per i coretti e le porte di accesso al coro tutte le operazioni al banco, descritte sopra, abbiamo dato corso a partire dalla fine di marzo del 2002 alle operazioni di rimontaggio, dopo aver richiesto ed ottenuto che, per poter lavorare con maggiore tranquillità e serenità, si delimitasse in qualche modo l'area presbiterale, dove abbiamo quindi portato i vari pezzi smontati e risanati ed allestito un laboratorio con macchinari e strumenti appositi. Per quanto riguarda il restauro del coro abbiamo operato una totale revisione degli elementi strutturali orizzontali, asciaroni, che si inseriscono nel muro. Proprio questa penetrazione nella parte muraria aveva generato, a causa del forte tasso di umidità, un proliferare dell'attività degli insetti xilofagi con conseguente frantumazione materica.

Per ovviare a questo problema, per il futuro, si è pensato di avvolgere le parti inserite nel muro con fogli di carta catramata adesiva; anche gli elementi strutturali verticali sono stati rivisti e posizionati. Le pedane sono state, una volta risanate, riposizionate e laddove risultavano irrimediabilmente intaccate o già sostituite con tavole non compatibili, sono state sostituite con tavole di pioppo di larghezza, spessore e venature simili agli originali. Eseguite queste operazioni di risanamento strutturale abbiamo iniziato il rimontaggio degli elementi decorativi che già erano stati risanati in laboratorio che sono stati a loro volta ricollocati con le stesse modalità e sistemi utilizzati in origine prestando la massima attenzione al perfetto allineamento e alle corrette inclinazioni e alle originali distanze tra i due ordini. Su tutti gli elementi lignei, coro, coretti e porte, è stata infine stesa una pellicola protettiva di vernici naturali (gommalacca e copale) combinate, sulla quale abbiamo poi eseguito una finitura a cera per rendere la superficie setosa e morbida.

23 agosto 2002

Vincenzo Canuti - Restauratore - Via Giardino, 10 - 26100 Cremona

 


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