Nacque il 12 Ottobre
1846 a Verolanuova (Brescia) ultimo di undici figli. Durante
il periodo del Seminario una caduta lo rese claudicante per tutta
la vita.
Ordinato Sacerdote nel 1870, esercitò il suo ministero a Lodrino,
a La Noce e, come Parroco per 25 anni, a Botticino Sera.
Vero pastore, si dedicò ai bisogni spirituali della sua parrocchia
attraverso la predicazione e la catechesi. Attento ai segni dei
tempi, diede vita a iniziative sociali quali la “Società Operaia
di mutuo soccorso”, la Banda musicale, il progetto per una
ferrovia.
Si dedicò in particolare alle giovani operaie. Per loro, dietro
l'impulso della prima Enciclica sociale, la “Rerum Novarum”
di Leone XIII, progettò e costruì nel 1895 una filanda, nel 1898
aprì un pensionato, nel 1900 fondò le "Suore Operaie della
Santa Casa di Nazareth”, con la missione di educare le giovani
lavorando con loro.
Austero e riservato, fu uomo di fede incrollabile davanti alle
numerose difficoltà incontrate per realizzare la sua Opera. Devoto
dell'Eucaristia e di Maria, uomo di profonda preghiera, fu apostolo
instancabile del mondo del lavoro, al quale additò come modello
Gesù lavoratore a Nazareth.
Morì a Botticino il 20 Maggio 1912. Fu proclamato beato da Giovanni
Paolo II il 3 Ottobre 1999 e fu canonizzato da Benedetto XVI il
26 aprile 2009.
Don Arcangelo Tadini è una figura che si staglia limpida e affascinante.
Uomo intraprendente, prete autentico, ha intrecciato sapientemente
rischio e fede, amore per gli uomini e amore per Dio, austerità
e tenerezza.
Per informazioni sul
pellegrinaggio dell'Urna del Santo
nelle parrocchie
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